EMPOLI (3-4-2-1) – 23 Vasquez; 2 Goglichidze (dal 45′ st 90 Konate), 34 Ismajli, 21 Viti; 11 Gyasi, 8 Anjorin (dal 29′ st 5 Grassi), 93 Maleh, 3 Pezzella; 99 Esposito, 13 Cacace (dal 29′ st 19 Ekong); 29 Colombo (dal 35′ st 7 Sambia). A disp. 1 Perisan, 12 Seghetti; 22 De Sciglio, 31 Tosto, 35 Marianucci, 37 Bembnista; 16 Belardinelli, 36 Bacci; 89 Campaniello. All. Roberto D’Aversa
TORINO (3-5-2) – 32 Milinkovic-Savic; 4 Walukiewicz (dal 30′ st 21 Dembelè), 23 Coco, 5 Masina; 16 Pedersen (dal 39′ st 20 Lazaro), 28 Ricci, 77 Linetty, 66 Gineitis (dal 1′ st 10 Vlasic), 24 Sosa; 7 Karamoh (dal 19′ st 92 Njie), 9 Sanabria (dal 19′ st 18 Adams). A disp. 1 Paleari, 17 Donnarumma; 8 Ilic, 13 Maripan, 61 Tameze, 83 Preciun. All. Paolo Vanoli
Marcatore: 25′ st 18 Adams (T).
Arbitro: Sig. Kevin Bonacina di Bergamo (Preti-Ceccon | IV Uff.le La Penna – VAR Pezzuto-Meraviglia)
Note: Angoli Empoli 12 Torino 3. Ammoniti: al 8′ 5 Masina (T), al 12′ 23 Coco (T); al 35′ st 5 Grassi (E), al 39′ st 16 Pedersen (T), al 39′ st 3 Pezzella (E). Espulsi: 16′ un componente per parte delle due panchine per accenno di rissa; al 44′ st 22 De Sciglio (E – in panchina) per proteste. Recupero: 1′ pt – 4′ st. Spettatori: 8mila.
LA PARTITA – L’ha fatta l’Empoli nel primo tempo: gli azzurri, che al 35′ hanno battuto l’ottavo calcio d’angolo del match, avrebbero meritato di chiudere la prima frazione in vantaggio, ma è mancata la cattiveria giusta sotto porta e quel pizzico di fortuna che non guasta mai. Al 24′ Milinkovic-Savic ha negato il primo gol in Serie A ad Anjorin, l’inglese ci ha provato con un tiro a giro sul palo più lontano, andando così a chiudere un’azione offensiva che lo stesso numero otto azzurro aveva fatto partire.
Vanno però messi in conto due interventi superlativi di Vasquez al 32′, su un colpo di testa di Ricci, e al 37′ su un altrettanto bel colpo di testa di Sanabria. Il Torino batte due soli angoli, ed in uno di questi è dunque pericoloso; ecco anche questo è un altro aspetto su cui l’Empoli dovrà lavorare. In campionato gli azzurri segnano su azione di calcio d’angolo molto raramente: l’ultimo gol è quello di Luperto di quasi due anni fa.
In avvio di ripresa si vede il Torino con Linetty che gira alto al volo un cross di Sosa dalla sinistra, poi al dodicesimo a porta vuota e da due passi Cacace spara clamorosamente a lato. Vanoli, che nel secondo tempo si era presentato con la novità Vlasic al posto di Gineitis, opera due cambi che risulteranno decisivi con gli ingressi di Njie per Karamoh e soprattutto Adams per Sanabria; D’Aversa invece come accade da un po’ è “costretto” ad inventarsi qualche soluzione tattica, e questa volta la magia di Adams da quarantasettemetri e mezzo fa la differenza tra il riuscire a portare a casa comunque un risultato positivo o il dover abdicare al cospetto degli avversari.
Il finale degli azzurri, con tutto il Torino ripiegato in difesa, è generoso quanto improduttivo. I riflettori si spengono, stasera al Carlo Castellani Computer Gross Arena si fa sentire eccome l’amarezza per non essere riusciti a raccogliere niente di buono per la classifica.