Dal Tardini (Parma) – Gabriele Guastella
PARMA EMPOLI 1-0
PARMA (4-3-3) – 55 Sepe; 2 Iacoponi, 22 Bruno Alves, 28 Gagliolo, 3 Di Marco (dal 1’ st 18 Gobbi); 32 Rigoni, 5 Stulac, 17 Barillà; 27 Gervinho (dal 5’ st 20 Di Gaudio), 9 Ceravolo (dal 25’ st Gazzola), 26 Siligardi. A disp. 1 Frattali, 56 Bagheria, 7 Da Cruz, 8 Deiola, 10 Ciciretti, 77 Biabiany, 93 Sprocati, 95 Bastoni. All.: R. De Zerbi
EMPOLI (4-3-1-2) – 21 Terracciano; 2 Di Lorenzo, 26 Silvestre, 22 Maietta, 5 Veseli; 33 Krunic (dal 25’ st 8 Traore), 32 Rasmussen, 10 Bennacer (dal 42’ st 20 La Gumina); 6 Zajc; 66 Mraz (dal 15’ st 7 Mchedlidze), 11 Caputo. A disp. 1 Provedel, 99 Fulignati, 27 Untersee, 29 Marcjanik, 4 Brighi, 17 Lollo, 28 Capezzi, 48 Ucan, 19 Jakupovic. All.: A. Andreazzoli
Arbitro: Sig. L. Pairetto di Nichelino (Tegoni-Marrazzo / IV Uff.le Marini – VAR Mazzoleni/De Meo)
Marcatori: 33’ pt Gervinho (P).
Note: Angoli Parma 2 Empoli 12. Ammoniti: al 22’ pt Rasmussen (E), al 31’ pt Di Lorenzo (E), al 35’ pt Iacoponi (P), al 38’ st Barillà (P), al 42’ st Traore (E); Espulsioni: -. Recupero: 1’ pt- 3’ st. Spettatori: 14mila.
L’Empoli è di scena a Parma, dove nelle ultime due apparizioni ha sempre vinto. Quattro anni fa, con Sarri in panchina, nell’ultima sfida giocata al Tardini in Serie A, e lo scorso anno in serie cadetta.
Tanti assenti nella sfida di oggi: i soliti ormai Pasqual e Antonelli tra gli azzurri, oltre ad Acquah, e Inglese nel Parma. Andreazzoli recupera però Zajc dopo la squalifica, con lo sloveno che si riprende la regia della trequarti.
PRIMO TEMPO – Dominio dell’Empoli per mezzora, anche se in questa mezzora gli azzurri sono pericolosi solo una volta con una punizione su schema che libera Caputo davanti a Sepe; provvidenziale l’intervento di un difensore parmense che anticipa il bomber azzurri al momento del tiro.
Empoli bello, a volte troppo lezioso, ma poco incisivo. Il Parma invece gioca volutamente di rimessa e dopo due interventi di Terracciano (su Ceravolo e Siligardi) al 33’ passa in vantaggio con Gervinho. Gli azzurri perdono palla banalmente con Krunic, Rigoni sfonda a destra dove nel frattempo si è spostato Gervinho (che era stato controllato bene sull’altro fronte da Di Lorenzo, ndr). Veseli perde il duello in velocità, Gervinho è impressionante in quanto a potenza, entra in area e da posizione angolata infila il pallone nell’unico spiraglio lasciato libero da Terracciano in uscita.
La squadra di Andreazzoli sbanda qualche minuto poi si riassesta e torna a macinare gioco. Al 40’, al termine di una manovra corale e di pregevole fattura tecnica, Caputo appoggia dentro l’area a Zajc, lo sloveno apre il piatto e colpisce un palo clamoroso (quasi all’incrocio, ndr) con Sepe immobile.
L’Empoli colleziona due angoli, il secondo però non viene battuto perché gli azzurri sono lenti a batterlo e il direttore di gara comanda di andare dentro gli spogliatoi per l’intervallo.
SECONDO TEMPO – Gli emiliani si presentano in campo con Gobbi al posto di Di Marco. Pronti via e Caputo di tacco colpisce il secondo palo del match, su cross dal lato corto dell’area di rigore. Andreazzoli in panchina maledice la sfortuna, l’Empoli in campo colleziona angoli: quattro tiri dalla bandierina nel primo quarto d’ora che non produce effetti positivi. Anzi al terzo di questi rischia pure un contropiede con Di Gaudio, nel frattempo entrato al posto di Gervinho fermato da un problema muscolare, che dopo una sgaloppata di settanta metri e passa manda in curva.
Andreazzoli tenta la carta Mchedlidze (nella foto) al posto di Mraz, mai entrato in gara, il georgiano ha il merito di entrarci subito in gara e si fa vedere per un paio di spunti propositivi.
L’Empoli macina gioco, tiene praticamente sempre il pallone tra i piedi, gioca, gioca, gioca ma rimbalza sul muro di gomma predisposto in chiave difensiva dal Parma. Batte dodici calci d’angolo, mai uno pericoloso.
Andreazzoli prova tutte le carte offensive a sua disposizione: dentro anche La Gumina che gioca gli ultimi cinque minuti e mezzo di partita. Il numero venti azzurro impegna Sepe a cinque metri dalla porta nell’intervento più difficle del match.
L’Empoli dopo le grandi è la squadra con la più alta percentuale di possesso palla, ma è in piena zona retrocessione: cinque punti conquistati, la metà di un Parma che, non ce ne vogliano i tifosi parmensi, ci è sembrata veramente scarsa (Gervinho a parte, ndr).
C’è da lavorare, molto e sabato sarà ancora più dura: arriva la Roma.