𝙇𝙖 𝙤𝙡𝙖𝙯𝙞𝙤𝙣𝙚 𝙙𝙚𝙡 𝙪𝙣𝙚𝙙𝙞
(Episodio 55) Non è stato un derby indimenticabile, anzi è stata una partita in cui le due squadre si sono “incartate” su se stesse. La Fiorentina in fase di rodaggio, l’Empoli ancora in fase di costruzione.
Succede, se fai iniziare il campionato a metà agosto: un tempo partite come queste, con la testa e la mente ancora sotto l’ombrellone e con i piedi nudi sulla spiaggia, valevano “due punti” per il gironcino di qualificazione di Coppa Italia; oggi invece pesano tre punti in campionato e possono incidere nell’economia di una stagione e per il futuro. Anche per questo, e per gli episodi della partita, ritengo che il punto preso dall’Empoli sia di quelli pesanti.
L’Empoli – La base c’è, ma penso sia presto per giudicare. Il cantiere è ancora ben lontano dall’esser chiuso. La difesa necessita di essere puntellata energicamente e qualitativamente nella sua zona centrale, mancano forza e muscoli a centrocampo, e andrà valutata bene l’entità dell’infortunio di Cambiaghi in attacco.
La lacuna più grande, secondo me, evidenziata fino a questo momento è l’assenza di un vero faro del gioco, colui che insomma sia in grado di dettare i tempi di gioco; l’impressione che ho avuto da queste prime uscite è che Marin sia una eccellente mezzala, che unisce fisicità e tecnica, più che un play basso; ad Empoli lo ha raggiunto Grassi, osservando il Cagliari lo scorso anno, ho sempre avuto la netta sensazione che entrambi non fossero propriamente dei play. Il fattore tempo potrà smentirmi, ne sarei felice …