𝙇𝙖 𝙤𝙡𝙖𝙯𝙞𝙤𝙣𝙚 𝙙𝙚𝙡 𝙪𝙣𝙚𝙙𝙞
(Episodio 24) … ”Pronto, parlo con mister Gaetano Salvemini?” … “Sì, una volta ero mister!… però sento un accento a me familiare…” … “in effetti sto chiamando da Empoli mister, sto organizzando la quindicesima edizione del Premio Leone d’Argento, e ci sarebbe una salvezza difficile da conquistare, ho pensato a lei…” … “ad Empoli e all’Empoli rispondo sempre di sì!…” … andò così, con una piacevole conversazione telefonica che spaziò a trecentosessantagradi sul mondo del calcio e sulla seconda città della sua vita, Empoli appunto.
E quel 3 Maggio 2017 per Gaetano Salvemini fu un tuffo al cuore, un cuore azzurro, lui che si tinse di azzurro per la prima volta a 28 anni nel 1970 fino a diventarne capitano fino al 1973, per tornare quattro anni dopo per chiudere la carriera da calciatore ed iniziare quella di allenatore nel 1978; tre anni da allenatore azzurro e poi di nuovo su quella panchina ancora quattro anni dopo per centrare la prima Serie A dell’Empoli e poi anche quella salvezza epica, all’ultimo tornante sotto la pioggia fitta di Como proprio contro quel club da dove era approdato in riva all’Arno per la prima volta nell’estate del 1970.
Da quel giorno diventò “SalvEmpoli” anche dopo la retrocessione della stagione seguente che senza punti di penalizzazione l’Empoli lo avrebbe salvato un’altra volta… le strade professionali si divisero, ma non quelle del cuore.
Gaetano Salvemini: attaccante, capitano, allenatore azzurro in Serie C, Serie B e Serie A ha il cuore azzurro… per sempre!
Sabato ha festeggiato gli ottanta anni: “Auguri Mister!”