𝙇𝙖 🥐𝙤𝙡𝙖𝙯𝙞𝙤𝙣𝙚 𝙙𝙚𝙡 ✏️𝙪𝙣𝙚𝙙𝙞 (Episodio 180) – “In Inghilterra il sabato pomeriggio non ci sono partite trasmesse in televisione, la gente riempie gli stadi delle categorie minori. La finale di FA Cup è il secondo evento calcistico più seguito al mondo, dopo la finale di Champions League, eppure da cent’anni conserva gli stessi rituali e si gioca sempre a Wembley, non in luoghi esotici come l’Arabia Saudita.
In quel contesto si cerca di preservare l’identità del movimento calcistico. Il calcio è uno sport profondamente emozionale: se gli togli l’emozione, a livello televisivo non rimane certo lo spettacolo migliore del mondo. L’emozione vive attraverso il bambino che va allo stadio, ma il futuro è compromesso se ci si rivolge solo al pubblico degli highlights.
La Coppa Italia, così com’è ora, è un evento marginale, concepito su misura per l’audience televisiva degli ultimi turni. Ma il calcio vero non è questo. Il calcio è il Bayern Monaco che perde contro una squadra di Serie C”.
Alle parole di Maurizio Sarri, che ho avuto la fortuna di conoscere e anche di poterci conversare lungamente nei tre anni “empolesi”, non mi sento di dover aggiungere altro…