Inizio con una premessa, generica si intende, e cioè che l’unica cosa certa (ad oggi) è che è diventato un calcio “tritatutto”: ed è un po’ sempre di più come mangiare l’uovo nel “dietro” alla gallina.
Come accade in molte altre situazioni non c’è più tempo, tempo di aspettare, tempo di attendere: in un mondo tutto veloce, vorace, da consumarsi in fretta.
Così come un amico non molto tempo fa, che come me ha la passione della lettura, mi diceva che i libri, per chi ancora li legge, un tempo erano composti di pagine piene di scritti e qualche foto a rammendo in qua e là, oggi quegli stessi libri, non tutti per carità, sono più che altro album da osservare con didascalie e qualche approfondimento, per “consumarli” veloce e riporli nel ripiano dei ricordi… già che solo ieri accarezzavi la copertina.
Ecco il calcio è un po’ diventato questo: ciò che prima era due anni oggi è sei mesi, ciò che prima erano tre anni oggi al massimo è una stagione e mezza.
È il calcio che ha sempre fame, quello che se non fai così puoi non restarci dentro, quello che per alcuni club il rischio è troppo grande da correre, perché certi club non li hanno quei santi in paradiso, che dilazionano gli “errori” e ti pagano con una promessa.
Figurarsi: non c’è più spazio per una bandiera che riconosci per il colore della maglia, non c’è più spazio per la formazione di una stagione buttata lì a memoria, che oggi gennaio è un concentrato di luglio e agosto messi insieme, un mese che disorienta, che stravolge tutto; vuoi mettere con quell’antico calcio che oggi è solo uno sbiadito ricordo?
È un calcio tritatutto, dicevamo, che viaggia a velocità inimmaginate forse anche solo dieci anni fa, e dove per questo si deve esser bravi con la stessa velocità a voltar subito pagina pronti a scrivere un nuovo capitolo.
Così come il Frecciarossa che buca le vallate tra Toscana e Lazio, “beffando” l’Intercity di un tempo e non lasciando al viaggiatore di turno molto spazio alle cartoline del finestrino, oggi ci accingiamo a salutare l’ennesima promessa che dopo 41 presenze e 6 reti è pronto a calcare palcoscenici più importanti.
Molti sportivi empolesi avrebbero sperato di chiudere insieme questo percorso il 26 maggio, questo è certo; ma è pure certo che lo faremo ugualmente anche se da avversari, sperando di ritrovarsi al novantesimo tutti con lo stesso sorriso…
In bocca al lupo Tommaso