Per gli almanacchi non ha segnato, perché la sua perla incastonata all’incrocio è stata cancellata dalla bandierina alzata dell’assistente di linea.
Eppure sono convinto che quell’istante resterà ben impresso nella mente dei tifosi azzurri, insieme alla capocciata vincente di Cambiaghi e al conseguente mucchio selvaggio, all’urlo di liberazione di Caputo dopo la lunga attesa Var, e alla festa finale sotto la Maratona.
Eppure sono convinto che questo ragazzo si trovi nel posto ideale per rilanciarsi, ne sono convinto nonostante abbia vissuto una stagione difficile, travagliata in cui ha faticato ad emergere. Ne sono convinto non solo per il gol e le sue giocate, la sua classe e l’indubbia qualità tecnica, ne sono convinto perché mi è piaciuta quella pazza rincorsa al 95’, per difendere un possesso palla ed il prezioso vantaggio.
Penso che abbia capito Empoli e l’Empoli, e per questo credo che per lui questa nostra realtà possa rappresentare una nuova porta d’ingresso principale verso quel Marko Pjaca vice-campione del Mondo che abbiamo ammirato… solo poche stagioni fa, e magari dopo una stagione da protagonista, quella prossima, riprendersi il palcoscenico che merita … come del resto molti campioni sono riusciti a fare indossando la nostra casacca azzurra.
Ecco, la partita con la Salernitana, oltre a tre pesantissimi punti-salvezza, mi lascia in testa questa idea, unita all’idea che potremmo aprire un ciclo importante nella terza A consecutiva, oltre la quale non siamo mai riusciti ad andare.