Derby dell’Arno in archivio con un pareggio: ma la squadra azzurra è cresciuta ancora un altro po’.

da | 19 Febbraio 2023 | News | 0 commenti

È stato un derby giocato su toni agonistici elevati, con l’Empoli capace di giocarlo alla pari con la più quotata Fiorentina, pur non potendo beneficiare in questo momento della propria profondità della rosa a causa di alcune defezioni e soprattutto a causa di alcuni elementi non al top della forma: Haas e Grassi entrati nella ripresa per fare un esempio, e l’assenza di Parisi si è fatta sentire quando nel finale poteva avvicendarsi con Cacace, anche oggi bene, per controllare meglio le scorribande viola sulla fascia di loro competenza.

L’Empoli è salito in cattedra dal quindicesimo minuto in poi, e almeno fino alla mezz’ora della ripresa alla Fiorentina ha concesso solo uno sterile possesso palla, e nulla più.

Il gol di Cambiaghi, speriamo non sia un guaio serio il suo, e poi il raddoppio di Caputo annullato per una questione di “dita dei piedi” sono da applausi per come sono arrivati: palla a terra, triangolazioni, movimenti, azioni ragionate.

La Fiorentina è uscita fuori nel quarto d’ora finale più recupero: più per orgoglio che per idee precise.
In quei venti minuti ha strappato un pareggio ai conti equo e giusto.

L’ho dichiarato-chiesto anche al mister in conferenza nel dopogara: un pareggio in cui ho visto l’Empoli in uno step di crescita ulteriore. Ha sacrificato le trame e le geometrie, e la propria riconosciuta estetica per una partita maschia, in cui i gialli sono anche fin troppo punitivi e pesanti nei confronti degli azzurri.

Questo poteva essere un derby trappola per l’Empoli che si poteva far ingolosire da una classifica libidinosa e da un avversario apparentemente in difficoltà ma reduce da un poker in Europa e da troppi tentativi falliti consecutivi in casa. La legge dei numeri poteva giocare un brutto scherzo, ma il gruppo di Paolo Zanetti non è caduto nel tranello e si è portato a casa un altro prezioso e pesantissimo punto salvezza, in uno stadio dove di recente avranno anche vinto in molti ma che resta pur sempre un duro banco di prova per tutti.

Concedetemi un ultimo commento: che bello oggi quello spicchio di stadio. Fare una coreografia in trasferta non è mai facile, per nessuno. Chapeau.

L’esultanza degli azzurri sotto il settore ospite al gol del momentaneo 0-1 (Credit Ph EFC 1920)

Gabriele Guastella

Gabriele Guastella

Gironalista Sportivo

Nato a Empoli il 2 dicembre 1978, fin da piccolissimo si diletta con macchina da scrivere e microfono. Nel 1992 a 14 anni è responsabile dell’Empolese-Valdelsa per il settimanale CalcioPiù, dal 1993 al 1998 passa alla redazione sportiva de Il Tirreno, e dal 1996 inizia l’avventura con la radio: Radio FataMorgana fino al 2004, poi Radio Lady e dal 2009 a Radio Bruno voce della storica trasmissione “Tutto il Calcio Toscano”. Dal 1999 è giornalista pubblicista. In tv esperienze come telecronista, conduttore e opinionista ad Antenna5, Gruppo 50 Canale e poi Smart Television WebTv. Fondatore di PianetaEmpoli, di cui ne è stato direttore fino al 2017, e del Premio Leone d’Argento. Nel Luglio 2016 nella centralissima Piazza Farinata degli Uberti in Empoli ha condotto la presentazione ufficiale dell’Empoli FootBall Club 1920 per la successiva stagione calcistica di Serie A.