SERIE A – 21a Giornata | Dal Meazza arriva l’inevitabile sconfitta in casa dell’Inter. L’Empoli regge un tempo, poi Lautaro spacca la partita. Ancora a segno Esposito, ma non basta.

da | 20 Gennaio 2025 | News | 0 commenti

INTER (3-5-2) – 1 Sommer; 28 Pavard (dal 40′ st 36 Darmian), 6 De Vrij, 30 Carlos Augusto; 2 Dumfries, 23 Barella, 21 Asllani, 7 Zielinski (dal 24′ st 22 Mkhitaryan), 32 Dimarco (dal 32′ st 95 Bastoni); 99 Taremi (dal 24′ st 9 Thuram), 10 Lautaro (dal 32′ st 8 Arnautovic). A disp. 13 Martinez, 40 Calligaris; 15 Acerbi, 17 Buchanan, 16 Frattesi, 49 De Pieri, 42 Palacios, 53 Topalovic. All. Simone Inzaghi (Squalificato in panchina Massimiliano Farris

EMPOLI (3-4-2-1) – 23 Vasquez; 22 De Sciglio (dal 21′ st 2 Goglichidze), 34 Ismajli, 21 Viti; 11 Gyasi, 93 Maleh, 5 Grassi (dal 28′ st 6 Henderson), 3 Pezzella (dal 38′ st 7 Sambia); 10 Fazzini (dal 21′ st 99 Esposito), 13 Cacace (dal 38′ st 27 Zurkowski); 29 Colombo. A disp. 1 Perisan, 12 Seghetti; 31 Tosto, 35 Marianucci; 41 Asmussen; 90 Konate. All. Roberto D’Aversa

Arbitro: Sig. Ermanno Feliciani di Teramo (Di Iorio-Zingarelli | IV Uff.le Tremolada – VAR Guida/Di Paolo)

Marcatori: 10′ st 10 Lautaro (I), 34′ st 2 Dumfries (I), 37′ st 99 Esposito (E), 44′ st 9 Thuram (I).

Note: Angoli Inter 7 Empoli 3. Ammoniti: al 18′ st all. R. D’Aversa (E). Espulsi: nessuno. Recupero: 2′ pt – 4′ st. Spettatori: 60mila.

 

La missione dell’Empoli in casa dei Campioni d’Italia in carica è piuttosto proibitiva. I nerazzurri hanno problemi a centrocampo ma la rosa è talmente profonda che il tecnico Simone Inzaghi, squalificato e che dunque assiste alla partita dalla tribuna, può permettersi addirittura di fare turn over in vista dell’impegno esterno in casa dello Slavia Praga in Champions League di mercoledì prossimo. Gli azzurri invece arrivano a questa trasferta in emergenza, come ormai avviene non da settimane ma da mesi. D’Aversa, che ha perso Anjorin praticamente per quasi un mese, recupera Marianucci e anche Ismajli, rilancia in porta Vasquez, ma deve fare i conti con un paio di calciatori che in settimana hanno accusato dei problemi: tutto fa pensare a Goglichidze ed Esposito, esclusi dalla formazione dei titolari e sostituiti rispettivamente da De Sciglio e Fazzini. Il primo, anche se ancora non al top della condizione, si fa apprezzare per diligenza ed impegno; il secondo invece gioca una partita “fantasma”, incapace di vincere un duello, inconsistente, incapace di accendersi ed illuminare. Peccato.

Fondamentalmente il problema dell’Empoli della prima frazione è proprio questo. La squadra di D’Aversa infatti nella prima frazione chiude tutti i varchi, gioca una partita difensivamente parlando perfetta. Nelle uniche due “sbavature”, entrambe su palle inattive, c’è lo zampino di Lautaro: nella prima con una rovesciata su cui Vasquez è bravo a respingere con un grande riflesso, mentre nella seconda è fortunato perché l’argentino colpisce il palo. Ma va detto che probabilmente l’eventuale gol sarebbe stato annullato perché il numero dieci dell’Inter si era sistemato il pallone con la mano. L’Empoli offensivamente non si vede mai, a parte un’occasione nei primi minuti ed un paio di tiri da fuori entrambi diretti nel primo anello da parte di Pezzella. Dalle fasce arrivano pochissimi palloni, anche perché Gyasi ha compiti prettamente difensivi, marcare come un ombra Dimarco, mentre di Fazzini abbiamo già ampiamente descritto.

Nella ripresa, con le squadre che rientrano con gli stessi undici, il copione non cambia solo che con il passare dei minuti le maglie difensive dell’Empoli iniziano ad allentarsi ed in una di queste smagliature Lautaro trova il classico-gol “spaccapartita” con un tiro dal limite su cui però Vasquez non appare molto reattivo. Fatto sta che l’Inter si ritrova avanti solo grazie ad una giocata del campione.

L’Empoli ha il merito di non scomporsi e anzi, grazie ai due cambi operati da D’Aversa con gli ingressi di Goglichidze ed Esposito al posto di De Sciglio e Fazzini, prova ad affacciarsi pericolosamente dalle parti di Sommer che però non deve compiere particolari interventi. Piuttosto è Sommer a complicarsi la vita consegnando una palla gol a Maleh, che trova l’opposizione in angolo di Barella. La partita, ovviamente, continua a farla l’Inter che nel frattempo inserisce Thuram e Mkhitaryan in luogo di Taremi e Zielinski, e che a undici dal termine trova anche il gol del raddoppio con un colpo di testa di Dumfries su azione di calcio d’angolo. Grassi, fino a quel momento ottimo frangiflutti di centrocampo in tandem con Maleh, alza bandiera bianca e chiede il cambio; fascia di capitano che passa al braccio di Ismajli e consegna dei compiti allo scozzese Henderson. Ed è proprio lo scozzese che a sei dal termine serve l’assist in occasione del gol empolese che improvvisamente e inaspettatamente riapre la partita. Un gol difficile che Sebastiano Esposito rende facile dimostrando ancora una volta di possedere qualità da bomber di razza: ottavo centro in campionato. Il numero novantanove azzurro si infila tra le maglie difensive nerazzurre e buca Sommer con un diagonale stilisticamente bello da vedere.

Poi non esulta e chiede ovviamente scusa alla curva nerazzurra, andandosi successivamente a prendere gli abbracci dei compagni. Nell’Inter c’è spazio anche per Bastoni e Arnautovic, e poi per Darmian, mentre nell’Empoli, con la partita improvvisamente riaperta, c’è spazio per Sambia e, finalmente, il ritorno in campo di Zurkowski. La frittata però la commette l’ex Salernitana Sambia: a due minuti dal termine, e nel giro di sessanta secondi, prima calcia una punizione indecifrabile da quasi quaranta metri spedendo il pallone in curva e cestinando l’occasione di poter creare pericoli nell’area di rigore nerazzurra, poi sulla riproposizione offensiva dell’Inter è indisciplinato in fase di copertura, con i padroni di casa che trovano la rete del 3-1 che chiude definitivamente la partita. La rete è di Thuram, assistito da Arnautovic, con il francese che in pieno recupero va anche vicino alla quarta segnatura dei nerazzurri. Punizione che sarebbe stata eccessiva.

Mentre l’Inter resta in scia della capolista Napoli l’Empoli scivola a +1 sulla zona retrocessione, superato in classifica anche dal Cagliari. Sabato al Castellani arriva un’altra squadra da Champions, il Bologna di Italiano. E mentre il calendario non aiuta, e lo sapevamo fin dall’inizio, i tifosi dell’Empoli, e probabilmente anche mister D’Aversa, attendono colpi di mercato per rinforzare una squadra che ha necessariamente bisogno di risorse in grado di poter competere in questa Serie A.

Gabriele Guastella

Gabriele Guastella

Gironalista Sportivo

Nato a Empoli il 2 dicembre 1978, fin da piccolissimo si diletta con macchina da scrivere e microfono. Nel 1992 a 14 anni è responsabile dell’Empolese-Valdelsa per il settimanale CalcioPiù, dal 1993 al 1998 passa alla redazione sportiva de Il Tirreno, e dal 1996 inizia l’avventura con la radio: Radio FataMorgana fino al 2004, poi Radio Lady e dal 2009 a Radio Bruno voce della storica trasmissione “Tutto il Calcio Toscano”. Dal 1999 è giornalista pubblicista. In tv esperienze come telecronista, conduttore e opinionista ad Antenna5, Gruppo 50 Canale e poi Smart Television WebTv. Fondatore di PianetaEmpoli, di cui ne è stato direttore fino al 2017, e del Premio Leone d’Argento. Nel Luglio 2016 nella centralissima Piazza Farinata degli Uberti in Empoli ha condotto la presentazione ufficiale dell’Empoli FootBall Club 1920 per la successiva stagione calcistica di Serie A.