MILAN (4-3-3) – 16 Maignan; 22 Emerson Royal, 46 Gabbia (dal 30′ st 31 Pavlovic), 28 Thiaw, 19 Hernandez; 29 Fofana (dal 30′ st 8 Loftus-Cheek), 14 Reijnders, 80 Musah (dal 15′ st 21 Chukwueze); 11 Pulisic, 7 Morata (dal 36′ st 90 Abraham), 10 Leao (dal 39′ st 73 Camarda). A disp. 57 Sportiello, 96 Torriani; 2 Calabria, 23 Tomori, 42 Terracciano. All. Paulo Fonseca
EMPOLI (3-4-2-1) – 23 Vasquez; 2 Goglichidze (dal 26′ st 35 Marianucci), 34 Ismajli, 21 Viti; 11 Gyasi, 6 Henderson, 8 Anjorin (dal 21′ st 99 Esposito), 3 Pezzella (dal 1′ st 13 Cacace); 29 Colombo (dal 1′ st 17 Solbakken), 93 Maleh; 9 Pellegri (dal 31′ st 19 Ekong). A disp. 1 Perisan, 12 Seghetti; 7 Sambia, 31 Tosto, 37 Bembnista; 16 Belardinelli, 36 Bacci; 90 Konate. All. Roberto D’Aversa
Arbitro: Sig. Federico Dionisi di L’Aquila (Garzelli-Yoshikawa | IV Uff.le Rutella – VAR Pairetto-Pagnotta)
Marcatori: al 19′ 7 Morata (M), al 44′ 14 Reijnders (M); al 24′ st 14 Reijnders (M).
Note: Angoli Milan 7 Empoli 3. Ammoniti: al 25′ 46 Gabbia (M), al 25′ all. Fonseca (M), al 35′ 29 Colombo (E); al 12′ st 80 Musah (M), al 22′ st 6 Henderson (E). Espulsi: nessuno. Recupero: 2′ pt – 3′ st. Spettatori: 70mila.
La trasferta di Milano, in casa del Milan, già era difficile alla vigilia per tanti aspetti: le assenze per infortunio, le non perfette condizioni di qualche elemento rientrato in gruppo da poco, il maggior tasso tecnico ed esperienziale dei rossoneri. Nella sonora sconfitta rimediata in casa del Milan, 0-3 con gol di Morata all’alba del ventesimo minuto e doppietta di un inspirato Reijnders (un gol per tempo, ndr), ci ha messo lo “zampino” anche l’Empoli stesso.
Gli azzurri hanno decisamente approcciato male alla partita, con la testa “annebbiata” e presi nella morsa di un Milan aggressivo a mordere le calcagna dei centrocampisti empolesi già dai primissimi minuti. I gol dei rossoneri nascono da due infilate, con la difesa probabilmente poco protetta: perché in fondo là dietro Goglichidze, Ismajli e Viti hanno disputato la solita partita attenta, con l’unica differenza che troppo spesso si sono ritrovati gli avversari a valanga nel proprio territorio di competenza. Così il Milan al 19′ passa con Morata, causando un moto d’orgoglio nell’Empoli che si affaccia dalle parti di Maignan con Colombo, colpo di testa sul fondo, e Maleh che calcia con il piede debole in Curva Sud. Ma il Milan non da respiro e l’unico azzurro che si mette in mostra positivamente è il rientrante Anjorin che fisicamente se la batte anche bene. I rossoneri potrebbero raddoppiare già ben prima del minuto 44, giro di lancette in cui Reijnders con una facilità disarmante da centro area rovescia alle spalle di Vasquez la rete del 2-0.
D’Aversa, già abbastanza arrabbiato per un giallo di Colombo ingiustificato (il numero 29 neanche sfiora l’avversario, ndr) rientra negli spogliatoi piuttosto contrariato, ed infatti il secondo tempo ricomincia con due novità nelle fila dei toscani. Ci sono Cacace al posto di Pezzella, quest’ultimo ancora non al top a causa del guaio muscolare che lo sta limitando, e Solbakken al posto proprio di Colombo, apparso nel finale di tempo anche un po’ irritato ed a rischio secondo giallo. Gli azzurri per la verità giocano venti minuti di buon livello, facendo rivedere ciò che di buono si era visto in questo primo scorcio di campionato. Maleh avrebbe anche la palla per riaprire la partita, ma il suo tiro a colpo sicuro si infrange sulla traversa, a pochi centimetri dall’incrocio dei pali. E’ il segnale premonitore della serata-no. Al 21′ poi Anjorin resta senza “carburante” e chiede il cambio; D’Aversa non avendo altri centrocampisti a disposizione, a parte Bacci prelevato dalla primavera, inserisce Esposito al fianco di Solbakken, e retrocedendo Maleh in mediana. E’ però fatale il 3-0 dei rossoneri che arriva tre minuti più tardi: Reijnders finalizza una veloce ripartenza scagliando il pallone in porta facendolo passare tra le gambe di Ismajli e le braccia distese di Vasquez.
In pratica la partita finisce qui, con il Milan che attende la mezzora per effettuare il triplo cambio, e l’Empoli che inserisce anche Marianucci al posto di Goglichidze ed Ekong per Pellegri. Nel finale l’Empoli, nonostante le difficoltà, prova quanto meno a cercare la rete della bandiera: Esposito non ci va lontano con una girata di poco alta dopo un assist di petto di Cacace, mentre il Milan sfiora il poker con i subentrati Abraham e Camarda.
Nel dopogara D’Aversa non cerca scuse, ammettendo di aver visto il peggior primo tempo della stagione dei suoi ragazzi, di aver corretto qualcosa nell’intervallo, e prendendosi umilmente anche qualche responsabilità nella preparazione più mentale che altro rispetto a questo match.
Per l’economia del campionato dell’Empoli uno stop in casa del Milan è una cosa che può accadere, quindi niente drammi. Ora la speranza è riuscire a recuperare quanto prima i tanti, troppi, elementi che non sono attualmente a disposizione o devono recuperare la forma migliore. Questa in casa del Milan dovrà lasciare degli insegnamenti, per un ulteriore step di crescita di questo gruppo.