EMPOLI (3-5-1-1) – 23 Vasquez; 2 Goglichidze, 34 Ismajli, 21 Viti; 11 Gyasi, 5 Grassi (dal 32′ st 8 Anjorin), 6 Henderson (dal 44′ st 32 Haas), 93 Maleh, 3 Pezzella; 99 Esposito (dal 32′ st 19 Ekong); 29 Colombo (dal 18′ st 9 Pellegri). A disp. 98 Brancolini, 12 Seghetti; 13 Cacace, 15 Sazonov, 22 De Sciglio, 35 Marianucci, 7 Sambia, 90 Konate. All. Salvatore Sullo (Roberto D’Aversa squalificato in tribuna)
JUVENTUS (4-2-3-1) – 1 Perin; 15 Kalulu, 3 Bremer, 4 Gatti, 27 Cambiaso; 5 Locatelli (dal 22′ st 19 Thuram), 26 Douglas Luiz (dal 22′ st 21 Fagioli); 11 Gonzalez (dal 22′ st 22 Weah), 8 Koopmeiners, 10 Yildiz (dal 22′ st 51 Mbangula); 9 Vlahovic. A disp. 23 Pinsoglio, 29 Di Gregorio; 17 Adzic, 32 Cabal, 6 Danilo, 16 McKennie, 40 Rouhi, 37 Savona. All. Thiago Motta
Arbitro: Sig. Marco Di Bello di Brindisi (Rossi-Ceccon – IV Uff.le Tremolada | VAR Massa – Guida)
Note: Angoli Empoli 4 Juventus 8. Ammoniti: al 17′ st 3 Bremer (J), al 27′ st 19 Thuram (J), al 30′ st 9 Pellegri (E). Espulsi: nessuno. Recupero: 0′ pt – 5′ st. Spettatori: 19mila (tutto esaurito al Castellani).
Tutto esaurito al Carlo Castellani Computer Gross Arena, in campo due squadre imbattute della Serie A, prima della partita e durante l’intervallo lo spettacolare DJ Set di Federico Scavo, tifoso azzurro e uno degli attuali DJ più famosi del Mondo.
Empoli e Juventus alla fine della contesa resteranno due formazioni ancora imbattute, si battagliano in campo e, nonostante lo zero a zero, fanno divertire gli sportivi accorsi sugli spalti regalando un match ricco di emozioni ed una partita giocata per gli interi novanta minuti su livelli importanti.
Lo zero a zero secondo il concetto calcistico di un tempo rappresenta la partita perfetta delle due contendenti. In questo caso se la prestazione della Juventus vista all’opera al Castellani può essere considerata non perfetta al cento per cento, almeno per l’Empoli il discorso è diametralmente opposto. La formazione azzurra è parsa arcigna, tosta da affrontare, pericolosa e pungente nelle ripartenze, lineare ed efficace nel gioco, a tratti piacevole ed in alcuni casi perfino ammirevole per alcune trame davvero molto interessanti. Come quella che ha portato al tiro di Grassi, poco prima della mezzora della ripresa, un calcio di rigore in movimento battuto con il piatto che ha fatto sobbalzare gli oltre sette mila abbonati empolesi.
Sulla Juventus credo sia doveroso aprire una parentesi. In Italia c’è l’abitudine di sminuire la prestazione della “grande” squadra, quando questa manca il bersaglio pieno contro una piccola: è il caso di questa sera è eloquente. L’Empoli ha concesso solo tre palle gol, sulle quali l’ultimo baluardo difensivo, al nome di Vasquez, ha eretto un muro su Gatti, Vlahovic e Locatelli. Così se la Juve non vince non è merito dell’Empoli ma demerito dei bianconeri a prescindere, poi però a vincere il premio come migliore in campo è proprio Vasquez. L’ex Milan salva nel primo tempo su un colpo di testa di Gatti indirizzato sotto la traversa, nella ripresa di piede in uscita su Vlahovic che calcia a botta sicura in diagonale, e a mano aperta su Koopmeiners. Qualcosa non quadra, evidentemente.
L’Empoli ha avuto due palle gol colossali, quella con Grassi già descritta e poi quella clamorosa al quinto dei cinque minuti di recupero, proprio sui titoli di coda del match, con un contropiede da manuale del calcio. Interdizione di Ekong che nella propria metà campo recupera palla, a proposito questo ragazzo è una lieta sorpresa, taglio a sinistra per Pellegri, sovrapposizione di Gyasi e conclusione in diagonale che finisce sul fondo solo per il miracoloso salvataggio in scivolata di Gatti.
Il triplice fischio finale è salutato dagli spalti del Castellani con un boato. Un boato meritatissimo per i ragazzi di D’Aversa, perché sei punti dopo quattro giornate e dopo aver già affrontato Roma e Bologna in trasferta, e Juventus in casa sono un bottino davvero di tutto rispetto.
Non c’è tempo per chiosare sugli allori, già domani di domenica gli azzurri saranno in campo per preparare la prossima trasferta in casa del Cagliari degli ex Luperto e Nicola, e come dice il mister poi ci saranno altri impegni ravvicinati dove l’Empoli non dovrà abbassare la guardia. Tutto giusto, il campionato è appena iniziato, la stagione sarà lunga difficile e complicata, e per raggiungere l’obiettivo prefissato serviranno ancora tanti punti da mettere in banca.