Nel mentre che in una delle piazze del centro si svolge un evento dedicato alla cucina cinese ed asiatica in genere, non certo tradizionali del luogo, ecco che in Germania l’Europeo di calcio parla improvvisamente “empolese”, tanto da portare ancora una volta Empoli al centro delle attenzioni mediatiche, questa volta addirittura continentali. E quella calcistica, possiamo affermarlo senza timore di smentite, è diventata una tradizione empolese doc.
Mentre Cristina d’Avena in questa notte di metà giugno imperverserà con le sue sigle dei cartoni animati al Parco di Serravalle, proprio a due passi dallo stadio Carlo Castellani Computer Gross Arena, al Signal Iduna Park di Dortmund la lingua più gettonata sarà proprio quella empolese. L’Italia e l’Albania, infatti, si affrontano nella prima sfida delle fasi finali all’Europeo tedesco ed su quel rettangolo verde di gioco vedremo tantissimo Empoli.
Il CT dell’Italia Luciano Spalletti è accompagnato dagli “eterni” collaboratori azzurri il Vice-CT Marco Domenichini, e i collaboratori tecnici Daniele Baldini, quest’ultimo anche ex capitano dell’Empoli, e Salvatore Russo, vice-allenatore nel 2016/17, oltre al preparatore atletico Francesco Sinatti, e all’osservatore federale Alessandro Pane. Nell’avventura europea l’ex portiere Guglielmo Vicario, i difensori Andrea Cambiaso, Giovanni Di Lorenzo e Federico Dimarco, ed il centrocampista Davide Frattesi. Dall’altra parte l’Albania schiererà tra i pali un altro portiere dell’Empoli ovvero Etrit Berisha, in difesa Elseid Hysaj, cresciuto nell’Empoli, e l’attuale azzurro Ardian Ismajli. A centrocampo un altro ragazzo cresciuto nelle giovanili azzurre, ovvero Kristjan Asslani sarà a supporto di Nedim Bajrami, che giostrerà in attacco e che è stato protagonista con l’Empoli per tre stagioni tra Serie A e Serie B, anche se poi dopo il suo addio si è manifestata qualche “ruggine” con i tifosi azzurri.
In tutto contiamo ben sedici protagonisti empolesi di questa sfida: un vero e proprio record Europeo.
Un Europeo che però parlerà “empolese” per altre molte sere. Non solo quando scenderanno in campo Italia o Albania, ma anche quando per esempio sarà in campo la Slovenia con il fresco ex, ma sempre di proprietà azzurra, Petar Stojanovic (ci sarebbe stato anche Miha Zajc ma è stato escluso dalla lista due giorni prima della partenza per la Germania, ndr). Quando giocherà la Polonia occhi puntati su l’ex portiere Lukasz Skorupski, sull’ex fantasista Piotr Zielinski, ma soprattutto sui difensori attualmente in forza all’Empoli Sebastian Walukiewicz, addirittura in gol nell’ultima amichevole, e Bartosz Bereszynski. Se nel Belgio c’è un fresco ex come Koni De Winter, e le chiavi del centrocampo della Romania sono affidate all’empolese Razvan Marin, la Slovacchia è addirittura allenata da un ex vice-allenatore empolese come Francesco Calzona (lo ricordiamo ai tempi di Maurizio Sarri, ndr), mentre il CT della Turchia è un ex calciatore azzurro cresciuto nelle giovanili dell’Empoli: l’aereoplanino Vincenzo Montella.
E’ così che il totale da sedici sale a quota venticinque, cifra enorme per una realtà come Empoli: adesso possiamo spingerci nell’infinito dell’immaginazione, con la eco della voce di Cristina D’Avena mentre canta la storia di “Holly & Benji” dal vicino Parco di Serravalle e che, accompagnata dal vento notturno, avvolge come d’incanto il Carlo Castellani deserto e silenzioso, con i suoi respiri e la sua storia vissuta di calcio ed eventi, lasciato al riposo pre-estivo e nella penombra della notte, mentre sotto la stessa luna Italia ed Albania continuano a parlare “empolese”…