EMPOLI (3-5-2) – 25 Caprile; 19 Bereszynski (dal 22′ st 9 Caputo), 34 Ismajli, 33 Luperto; 11 Gyasi (dal 1′ st 4 Walukiewicz), 30 Bastoni (dal 10′ st 21 Fazzini), 18 Marin, 29 Maleh (dal 32′ st 28 Cambiaghi), 13 Cacace; 23 Destro (dal 1′ st 10 Niang), 20 Cancellieri. A disp. 99 Berisha, 1 Perisan, 12 Seghetti; 2 Goglichidze, 3 Pezzella, 8 Kovalenko, 27 Zurkowski, 7 Shpendi. All. Davide Nicola
ROMA (4-3-3) – 99 Svilar; 19 Celik, 23 Mancini, 5 Ndicka, 69 Angelino; 52 Bove, 4 Cristante, 22 Aouar (dal 25′ st Lo. Pellegrini); 21 Dybala (dal 43′ st 67 J. Costa), 9 Abraham (dal 25′ st 17 Azmoun), 59 Zalewski (dal 34′ st 92 El Shaarawy). A disp. 1 Rui Patricio, 63 Boer; 35 Baldanzi, 3 Huijsen, 2 Karsdorp, 43 Kristensen, 14 Llorente, 60 Pagano, 61 Pisilli, 6 Smalling. All. Daniele De Rossi
Arbitro: Sig. Davide Massa di Imperia (Tegoni-Rossi | IV Uff.le Rapuano – VAR Aureliano-Abisso)
Marcatori: al 13′ 20 Cancellieri (E), al 46′ 22 Aouar (R); al 48′ st 10 Niang (E).
NOTE: Angoli Empoli 4 Roma 5. Ammoniti: al 2′ 11 Gyasi (E), al 34′ 23 Destro (E); al 36′ st 18 Marin (E), al 45′ st 67 Costa J. (R), al 45′ st 10 Niang (E). Espulsi: nessuno. Recupero: 3′ pt – 5′ st. Spettatori: 15.200 (In tribuna presente il CT dell’Italia Luciano Spalletti, ex calciatore e allenatore dell’Empoli, ed ex allenatore della Roma)
All’ultimo tuffo, con il cuore strozzato in gola, con i secondi che sembravano sfilare via come sabbia tra le dita, con la Serie A che sembrava ancora una volta perduta nell’ultima curva: come del 2008, come nel 2017 e nel 2019. Invece questa volta è andata diversamente, dentro l’ultima curva è arrivata la sgassata vincente: il destro secco di Niang che supera Svilar, in pieno recupero, e che regala la salvezza all’Empoli.
La corsa di Cancellieri sulla destra, l’assist per il franco-senegalese, la battuta rasoterra, la palla che passa Svilar, la rete alle sue spalle che si gonfia, e l’apoteosi di un Carlo Castellani che pare davvero lasciarsi andare ad una festa incontrollata dopo una stagione sofferta, difficile, tribolata.
L’apoteosi per una salvezza che ad un certo punto della stagione, e questa partita ne è stata una sintesi incredibile, sembrava oramai insperata.
Le due squadre si presentano al Carlo Castellani con animi contrapposti: i toscani con il desiderio di conquistare i tre punti per conquistare una storica salvezza, questione di vita o di morte, non ci sono vie di mezzo. La Roma invece con la consapevolezza di aver dato tutto e di non poter osare oltre: con qualunque risultato non cambia niente, è sesta in egual modo. Così in settimana De Rossi ha cercato una motivazione: finire davanti alla Lazio, anche di un punto. Solo che in realtà il vero obiettivo è andare in Champions League da sesta in classifica: per farlo l’Atalanta non deve vincere più nelle sue ultime due partite. E invece, invece la partita inizia con una piccola delusione della Champions sfumata in casa giallorossa e la speranza di una salvezza al fotofinish per la squadra di Nicola. Differenza non da poco in situazioni come questa, perché l’adrenalina a volte gioca brutti scherzi: ed infatti l’inizio di partita offre spunti interessanti.
Nicola manda dentro Destro al posto di Niang dal primo minuto, deve fare a meno anche di Pezzella e Cambiaghi parte dalla panchina. Out Cerri, stagione finita come Ebuehi, e Grassi che sconta la prima di tre giornate di squalifica. De Rossi che deve fare a meno degli squalificati Paredes, un ex, e Lukaku, oltre all’infortunato Spinazzola, un altro ex, ripropone Dybala dal via dopo tre partite e in mezzo rilancia anche Aouar.
Alla vigilia l’ambiente empolese, conscio che tecnicamente e qualitativamente la Roma è nettamente più forte, si aggrappa con forza alle motivazioni. E sono queste a scavare il solco del vantaggio azzurro: perché al 13′ Angelino gioca distratto un pallone e serve su un piatto d’argento un buon pallone per Gyasi, il numero undici azzurro si porta all’altezza del lato corto e assiste Cancellieri in area di rigore che stoppa e supera l’incolpevole Svilar.
Nella prima mezzora si vede solo l’Empoli che crea e sciupa tutto: soprattutto con Destro che avrebbe addirittura tre palle-gol per segnare il raddoppio. Poi Cancellieri si fa murare da Svilar e al primo dei tre minuti di recupero per la squadra di Nicola, che nell’ultimo quarto d’ora aveva arretrato troppo il proprio baricentro, arriva anche la beffa: con Angelino che mette dentro un pallone delizioso quanto invitate per la deviazione vincente di Aouar.
Intervallo e tutti nel tunnel che conduce agli spogliatoi. Dal tunnel pochissimi minuti dopo spuntano fuori Niang e Walukiewicz, che si riversano in campo per un riscaldamento bello sostanzioso. Una decina di minuti più tardi dallo stesso tunnel rifanno il loro ingresso in campo i ventidue protagonisti, pardon venti perché Gyasi, ammonito e a rischio espulsione, e Destro, tra l’altro con una vistosa ferita al naso per effetto di uno scontro di gioco, restano negli spogliatoi. Primo doppio cambio dunque per Nicola, che sposta Bereszynski a quinto.
Ma è il portiere dell’Empoli Caprile subito impegnato, in una non semplice deviazione in angolo su una pericolosa deviazione del compagno Maleh. Poi un’altra colossale palla gol per l’Empoli con Niang che spreca da solo davanti a Svilar, mentre poco dopo Zalewski colpisce il palo esterno, e Marin invece una clamorosa traversa. Anche Cancellieri ha due belle chanches per siglare la doppietta personale, entrambe gettate alle ortiche, con due interventi di Svilar neanche troppo impegnativi. La traccia della partita è in pratica la stessa della prima frazione di gioco: Empoli con evidenti limiti tecnici ed incapace di segnare, Roma che controlla e quando può prova ad affondare. Nicola, tenta il tutto per tutto in un 4-2-4 piuttosto offensivo: Caputo e Cambiaghi al posto di Bereszynski e Maleh, che completano un reparto d’attacco che vede ancora Cancellieri in campo insieme a Niang. Da Frosinone intanto rimbalza il vantaggio dell’Udinese sui ciociari, ed in vantaggio ci andrebbero anche i giallorossi ad Empoli: fortuna per gli azzurri che El Shaarawy sia riuscito a segnare ma partendo da una posizione di fuorigioco. Cancellieri spreca ancora un occasione a pochi minuti dal termine dei tempi regolamentari, ma dentro al terzo dei cinque di recupero l’ex Hellas Verona e Lazio cosnegna a Niang la palla della salvezza con il francese che fa esplodere di gioia il Castellani. L’Empoli è salvo, inizia la festa con invasione, cori, abbracci e fuochi d’artificio.