𝙇𝙖 𝙤𝙡𝙖𝙯𝙞𝙤𝙣𝙚 𝙙𝙚𝙡 𝙪𝙣𝙚𝙙𝙞
(Episodio 146) – Un’altra pagina triste del “calcio moderno” si è consumata ad Udine: alla vigilia della partita in un mio post avevo chiaramente parlato di partita che sarebbe rimasta “appiccicata” alla storia, e questo è effettivamente successo.
Ne parleremo per molto tempo di Udinese-Empoli, e purtroppo non per gesti tecnici, gol, spettacolo ed emozioni, ma per le ennesime polemiche scaturite dall’errato utilizzo di strumenti che, nati per evitarle, finiscono per alimentarne ulteriori, finanche stancare ed allontanare sempre più gli appassionati.
Perché l’unica cosa bella, vera, trasparente e sincera resta prima di tutto la passione della gente; vale per ogni cosa, in ogni ambito, per qualsiasi espressione della vita.
Quella stessa passione che ha spinto gli sportivi a riempire gli spalti: quella coreografica degli empolesi dopo oltre quattro ore di viaggio, e quella ad un certo punto diventata quasi silenziosa dei friulani, che hanno perfino dato la sensazione di aver accettato il verdetto avverso del campo.
Ieri il calcio italiano ha materializzato l’ennesima figuraccia, con Liga, Premier e Bundes ad osservare bene i misfatti: partite giocate ad orari sfalsati, polemiche, errori ed orrori.
E la cosa che più mi rattristisce è che siamo indirizzati in un mondo in cui sembra quasi vietato “il sogno”, quasi bandita la “favola”: sogni e favole di cui si nutrono i bambini, che necessitano del buon esempio e del gesto tecnico da imitare, che sappia accendere in loro la stessa sana passione che per anni ha accompagnato il “fuoco” di intere generazioni.
Ho sentito sventolare per anni slogan di ogni tipo, scaricare colpe in ogni direzione, puntando però quasi sempre il dito fuori dal rettangolo di gioco e dalle stanze dei “bottoni”, quasi sempre verso coloro a cui in realtà sarebbe rivolto questo spettacolo.
Infine dico che credo ciecamente nei valori dello sport, che è esempio di vita, e nel karma in essi contenuti: tutto ci arriva incontro per ciò che si è combattuto e lottato, per i sacrifici fatti ed il lavoro espresso… avanti.
LA COLAZIONE DEL LUNEDI’ (Episodio 146) | Udinese-Empoli e il VAR, un’altra pagina triste del calcio moderno
Gabriele Guastella
Gironalista Sportivo
Nato a Empoli il 2 dicembre 1978, fin da piccolissimo si diletta con macchina da scrivere e microfono. Nel 1992 a 14 anni è responsabile dell’Empolese-Valdelsa per il settimanale CalcioPiù, dal 1993 al 1998 passa alla redazione sportiva de Il Tirreno, e dal 1996 inizia l’avventura con la radio: Radio FataMorgana fino al 2004, poi Radio Lady e dal 2009 a Radio Bruno voce della storica trasmissione “Tutto il Calcio Toscano”. Dal 1999 è giornalista pubblicista. In tv esperienze come telecronista, conduttore e opinionista ad Antenna5, Gruppo 50 Canale e poi Smart Television WebTv. Fondatore di PianetaEmpoli, di cui ne è stato direttore fino al 2017, e del Premio Leone d’Argento. Nel Luglio 2016 nella centralissima Piazza Farinata degli Uberti in Empoli ha condotto la presentazione ufficiale dell’Empoli FootBall Club 1920 per la successiva stagione calcistica di Serie A.