𝙇𝙖 𝙤𝙡𝙖𝙯𝙞𝙤𝙣𝙚 𝙙𝙚𝙡 𝙪𝙣𝙚𝙙𝙞
(Episodio 139) – Tre mesi vissuti a cento all’ora attraverso tre continenti: Australia, Europa e USA. Tre mesi che consegnano al tennis mondiale il nuovo numero due del ranking, traguardo mai raggiunto da nessun tennista azzurro nella storia: crolla così anche il vetusto e controverso record di Nicola Pietrangeli, accreditato della posizione numero 3 nel biennio 1959-1960, gli anni dei due titoli a Parigi, periodo in cui la classifica era stilata, aspettando l’invenzione del computer nel 1973, da un consesso di giornalisti anglosassoni.
Dopo l’Australian Open a gennaio e l’Atp 500 di Rotterdam a febbraio, Jannik Sinner si è annesso anche il Miami Open (6-3, 6-1 al bulgaro Dimitrov), secondo titolo Master 1000 della carriera, terzo stagionale su quattro tornei giocati, portando la scia dei successi stagionali a quota 22. Mi piacciono i numeri, lo sapete, perché attraverso questi si tirano le somme, si determinano i risultati; e i numeri dicono che Sinner ha subito solo una sconfitta: nella semifinale di Indian Wells con Carlos Alcaraz, scavalcato nella classifica generale e con cui duellerà in una nuova sfida generazionale, dietro all’attuale numero uno indiscusso Djokovic.
Giocherà per diventare Re del Mondo, con calma, con pazienza: Sinner i “numeri” li ha.