INTER (3-5-2) – 77 Audero; 28 Pavard, 15 Acerbi, 95 Bastoni (dal 32′ st 2 Dumfries); 36 Darmian, 23 Barella, 20 Calhanoglu (dal 24′ st 21 Asslani), 22 Mkhitaryan (dal 39′ st 16 Frattesi), 32 Dimarco (dal 24′ st 30 Augusto); 9 Thuram, 10 Lautaro (dal 32′ st 70 Sanchez). A disp. 1 Sommer, 12 Di Gennaro; 5 Sensi, 14 Klaassen, 17 Buchanan, 31 Bisseck. All. Simone Inzaghi
EMPOLI (4-3-2-1) – 25 Caprile; 19 Bereszynski, 4 Walukiewicz, 33 Luperto, 3 Pezzella (dal 28′ st 13 Cacace); 27 Zurkowski, 18 Marin, 30 Bastoni (dal 28′ st 21 Fazzini); 11 Gyasi (dal 37′ st 23 Destro), 28 Cambiaghi; 10 Niang (dal 37′ st 20 Cancellieri). A disp. 1 Perisan, 12 Seghetti; 2 Goglichidze, 8 Kovalenko, 7 Shpendi, 9 Caputo, 17 Cerri. All. Davide Nicola
Arbitro: Sig. Federico Dionisi di L’Aquila (Valeriani-Fontemurato | IV Uff.le Monaldi – VAR Marini-Mariani)
Marcatori: al 6′ 32 Dimarco (I); al 36′ st 70 Sanchez (I).
Note: Angoli Inter 8 Empoli 6. Ammoniti: al 20′ st 28 Cambiaghi (E), al 43′ st 13 Cacace (E). Espulsi: nessuno. Recupero: 0′ pt – 4′ st. Spettatori: 55mila.
L’Empoli di Davide Nicola, alla caccia di punti pesanti in chiave salvezza e che arriva da tre sconfitte consecutive per 1-0 contro Cagliari, Milan e Bologna, fa visita all’Inter in una difficilissima quanto proibitiva trasferta, affrontando l’indiscussa capolista di questa Serie A. I nerazzurri sono alla caccia invece di punti importanti all’inseguimento della seconda stella della storia: ovvero il ventesimo scudetto. Gli azzurri arrivano a questa sfida con una lista importante di assenze: oltre a Belardinelli, l’Empoli deve fare i conti con le assenze di Ebuehi e Ismajli in difesa, e quella pesante di Grassi in mediana, a cui si aggiunge Maleh squalificato. Una lista allungata poi dall’indisponibilità di Berisha che si è infortunato con la nazionale albanese. L’assenza di Maleh, al secondo turno di squalifica per la quantità industriale di cartellini gialli rimediati, pone curiosità riguardo alle scelte tattiche del tecnico empolese: chi e come si schiererà l’Empoli? E’ stato questo uno degli interrogativi che hanno contraddistinto la vigilia. E ha colpito molto anche come il tecnico dei toscani ha preparato la sua squadra per questa partita.
PRIMO TEMPO – Una partita che però per l’Empoli si fa subito in salita. Al primo affondo, infatti, l’Inter passa in vantaggio: è ancora Dimarco come all’andata a segnare per i nerazzurri, tra l’altro ex di turno. L’esterno sinistro pur non colpendo benissimo il pallone sblocca la partita su assist di Bastoni, al terzo assist stagionale in campionato.
C’è tuttavia da segnalare come l’azione del gol che spacca subito la partita nasca da un fuorigioco piuttosto evidente di Thuram sul lancio dalle retrovie di Darmian; la bandierina resta giù come da protocollo, l’azione prosegue con lo stesso Thuram che crossa al centro, Bereszynski allontana ma l’Inter recupera subito e va a segnare la rete dell’1-0. Alla fine del match davanti alle telecamere il tecnico azzurro Davide Nicola si lamenterà per questo episodio: e a nostra veduta il tecnico ha ragione.
La reazione dell’Empoli comunque c’è: i ragazzi di Nicola riescono a restare in partita e impegnano il portiere nerazzurro Audero, costretto ad un intervento notevole in angolo, con un tiro dalla distanza di Marin ben servito da Niang. Gli azzurri provano ancora con Cambiaghi e lo stesso Niang, ma senza successo. Dall’altra parte la capolista vive di fiammate: in una di queste Bastoni colpisce un clamoroso palo.
L’altro Bastoni, Simone, invece serve Pezzella sulla sinistra in un’azione corale che vede l’Empoli costruire l’ennesima palla gol con tiro di Niang sventato da Calhanoglu che con il corpo devia in angolo. L’Empoli cresce alla distanza e negli ultimi venti minuti di primo tempo si fa apprezzare per qualità di gioco, idee e ritmo. Ma la prima frazione si chiude comunque con i padroni di casa in vantaggio.
SECONDO TEMPO – L’avvio di ripresa come nel primo tempo è di marca nerazzurra che, ancora una volta dentro al sesto minuto come nella prima frazione, costruisce con Barella l’occasione più macroscopica con palla di pochissimo sul fondo. E come nella prima frazione con il passare dei minuti l’Empoli prende le misure alla distanza. L’organizzazione di Nicola si vede, l’Empoli gioca bene e soprattutto ha il merito di non far giocare bene l’Inter.
Servono i cambi a Simone Inzaghi per mettere in ghiaccio il match e realizzare così il 2-0. Infatti i nerazzurri raddoppiano a nove minuti dal novantesimo con Sanchez, che ha appoggiato in rete da pochi passi, servito da Dumfries: gol costruito sull’asse di due subentrati. Prima Inzaghi aveva gettato nella mischia anche Asslani, cresciuto nel settore giovanile empolese, e Augusto per Calhanoglu e Dimarco. L’Empoli con gli ingressi di Fazzini e Cacace, per Bastoni e Pezzella, non è riuscito a cambiare marcia e quando ha pensato di dare più peso all’attacco (imminente cambio preparato da Nicola in chiave offensiva, ndr) subisce la rete che chiude il confronto. Destro, purtroppo davvero inadeguato per la Serie A (si veda cosa si è divorato a pochi minuti dal triplice fischio finale, ndr), e Cancellieri sono entrati sul 2-0 quando ormai non c’era più nulla da chiedere alla partita.
Finisce con la festa dei nerazzurri oggi a undici punti aritmetici dallo Scudetto numero venti della storia, e con l’Empoli che inanella la quarta sconfitta consecutiva senza segnare reti.
Sabato la sfida casalinga contro il Torino: si preannuncia davvero troppo fondamentale per la corsa alla salvezza.