EDITORIALE | Un calcio a questo calcio “tritatutto”

da | 31 Gennaio 2024 | News | 0 commenti

Inizio con una premessa, generica si intende, e cioè che l’unica cosa certa (ad oggi) è che è diventato un calcio “tritatutto”: ed è un po’ sempre di più come mangiare l’uovo nel “dietro” alla gallina.

Come accade in molte altre situazioni non c’è più tempo, tempo di aspettare, tempo di attendere: in un mondo tutto veloce, vorace, da consumarsi in fretta.

Così come un amico non molto tempo fa, che come me ha la passione della lettura, mi diceva che i libri, per chi ancora li legge, un tempo erano composti di pagine piene di scritti e qualche foto a rammendo in qua e là, oggi quegli stessi libri, non tutti per carità, sono più che altro album da osservare con didascalie e qualche approfondimento, per “consumarli” veloce e riporli nel ripiano dei ricordi… già che solo ieri accarezzavi la copertina.

Ecco il calcio è un po’ diventato questo: ciò che prima era due anni oggi è sei mesi, ciò che prima erano tre anni oggi al massimo è una stagione e mezza.

È il calcio che ha sempre fame, quello che se non fai così puoi non restarci dentro, quello che per alcuni club il rischio è troppo grande da correre, perché certi club non li hanno quei santi in paradiso, che dilazionano gli “errori” e ti pagano con una promessa.

Figurarsi: non c’è più spazio per una bandiera che riconosci per il colore della maglia, non c’è più spazio per la formazione di una stagione buttata lì a memoria, che oggi gennaio è un concentrato di luglio e agosto messi insieme, un mese che disorienta, che stravolge tutto; vuoi mettere con quell’antico calcio che oggi è solo uno sbiadito ricordo?

È un calcio tritatutto, dicevamo, che viaggia a velocità inimmaginate forse anche solo dieci anni fa, e dove per questo si deve esser bravi con la stessa velocità a voltar subito pagina pronti a scrivere un nuovo capitolo.

Così come il Frecciarossa che buca le vallate tra Toscana e Lazio, “beffando” l’Intercity di un tempo e non lasciando al viaggiatore di turno molto spazio alle cartoline del finestrino, oggi ci accingiamo a salutare l’ennesima promessa che dopo 41 presenze e 6 reti è pronto a calcare palcoscenici più importanti.

Molti sportivi empolesi avrebbero sperato di chiudere insieme questo percorso il 26 maggio, questo è certo; ma è pure certo che lo faremo ugualmente anche se da avversari, sperando di ritrovarsi al novantesimo tutti con lo stesso sorriso…

In bocca al lupo Tommaso ⚪️🔵

Gabriele Guastella

Gabriele Guastella

Gironalista Sportivo

Nato a Empoli il 2 dicembre 1978, fin da piccolissimo si diletta con macchina da scrivere e microfono. Nel 1992 a 14 anni è responsabile dell’Empolese-Valdelsa per il settimanale CalcioPiù, dal 1993 al 1998 passa alla redazione sportiva de Il Tirreno, e dal 1996 inizia l’avventura con la radio: Radio FataMorgana fino al 2004, poi Radio Lady e dal 2009 a Radio Bruno voce della storica trasmissione “Tutto il Calcio Toscano”. Dal 1999 è giornalista pubblicista. In tv esperienze come telecronista, conduttore e opinionista ad Antenna5, Gruppo 50 Canale e poi Smart Television WebTv. Fondatore di PianetaEmpoli, di cui ne è stato direttore fino al 2017, e del Premio Leone d’Argento. Nel Luglio 2016 nella centralissima Piazza Farinata degli Uberti in Empoli ha condotto la presentazione ufficiale dell’Empoli FootBall Club 1920 per la successiva stagione calcistica di Serie A.