EMPOLI (3-4-2-1) – 25 Caprile; 34 Ismajli, 4 Walukiewicz, 33 Luperto; 19 Bereszynski (dal 15′ st 13 Cacace), 18 Marin (dal 15′ st 29 Maleh), 5 Grassi, 11 Gyasi; 27 Zurkowski, 28 Cambiaghi (dal 41′ st 21 Fazzini); 17 Cerri (dal 23′ st 7 Shpendi). A disp. 1 Perisan, 12 Seghetti; 2 Goglichidze, 38 Indragoli, 31 Corona, 35 Baldanzi. All. Davide Nicola
MONZA (3-4-2-1) – 23 Sorrentino; 4 Izzo (dal 1′ st 33 D’Ambrosio), 22 Pablo Mari, 5 Caldirola; 13 Pedro Pereyra (dal 21′ st 21 Valentin Carboni), 6 Gagliardini (dal 1′ st 38 Bondo), 32 Pessina, 77 Kyriakopoulos; 28 Colpani (dal 30′ st 27 Maldini), 47 Dany Mota; 9 Colombo (dal 1′ st 24 Maric). A disp. 62 Mazza, 66 Gori; 2 Donati, 8 Akpa Akpro, 18 Bettella, 44 Andrea Carboni, 61 Ferraris, 84 Ciurria. All. Stefano Citterio (Squalificato Raffaele Palladino)
Arbitro: Sig. Antonio Giua di Olbia (Meli-Alassio | IV Uff.le Manganiello – VAR Irrati-Piccinini)
Marcatori: 13′ 27 Zurkowski (E), 38′ 27 Zurkowski (E); 28′ st 27 Zurkowski (E).
Note: Angoli Empoli 1 Monza 7. Ammoniti: al 4′ st 19 Bereszynski (E), al 25′ st 4 Caldirola (M), al 27′ st 47 Dany Mota (M), al 47′ st 22 Pablo Mari (M). Espulsi: nessuno. Recupero: 2′ pt – 4′ st. Spettatori: 8.650.
L’Empoli gioca la partita perfetta, esattamente quello che aveva chiesto alla vigilia il neotecnico azzurro Davide Nicola: mentalità, lavoro, entusiasmo. Ed in effetti è quello che abbiamo visto in campo, la reazione di un gruppo, abituato a lavorare con meticolosità sotto la guida di Aurelio Andreazzoli, che dopo l’ennesimo ribaltone sulla panchina ha probabilmente acquisito un determinato senso di responsabilità.
Davanti, va detto, un Monza probabilmente non al top della condizione, reduce da una pesante sconfitta per 1-5 con l’Inter, e da una precedente vittoria in casa del Frosinone in cui ha rischiato di subire una rimonta clamorosa dopo essere andata in vantaggio 3-0. E poi, aggiungiamo, finalmente gli episodi che hanno girato nel modo in cui speravamo.
Dulcis in fundo c’è anche la mano del nuovo tecnico che ha adottato un modulo diverso: difesa a tre, con un centrocampo a quattro e due uomini a supporto della punta, l’ultimo arrivato in casa Empoli ovvero Cerri. In realtà l’ultimo arrivato in ordine cronologico è il giovane difensore georgiano Goglichidze che prende la maglia numero 2 e si accomoda in panchina, ma quanto basta per riveder le bandiere georgiane allo stadio, come non accadeva dai tempi di Levan Mchedlidze, che tra l’altro ha sponsorizzato positivamente al club azzurro questo ragazzo.
Uno degli ultimi arrivati ad Empoli, invece, in poco più di centoventi minuti ha segnato quattro reti. Parliamo di Szimon Zurkowski che, dopo il gol al Bentegodi, rifila una tripletta al Monza davanti al suo popolo, mandandolo in delirio. Il polacco segna con un destro clamoroso dal vertice sinistro dell’area di rigore, di testa, e poi con il sinistro in “tuffo”.
Capocannoniere della squadra, trascinatore, idolo (già lo era, ndr) della Maratona, probabilmente punto di riferimento dello spogliatoio, e con la maglia azzurra cucita addosso: l’identikit perfetto per un acquisto azzeccato in un calciomercato di riparazione.
Ma andiamo con ordine. Mister Nicola deve ancora fare i conti con una lista lunghissima di assenze: out ancora Kovalenko, Caputo e Destro, a cui si aggiunge Cancellieri per squalifica che sfoltisce il reparto offensivo, e poi Guarino, Ebuehi e Pezzella, anche Bastoni e Berisha sono out. Il tecnico recupera Baldanzi, ma solo per la panchina, e Ismajli, assenti quest’ultimi nell’ultima trasferta di Verona.
LA PARTITA – I primi dieci minuti sono piuttosto sonnacchiosi. Le due squadre, speculari nei moduli, si studiano e si attende dunque una fiammata per l’accensione del match: fiammata che arriva al minuto undici con Gyasi che si divora il vantaggio a tu per tu con Sorrentino, bravo a restare in piedi fino alla fine. La prima azione pericolosa degli azzurri, infilata del numero undici su voragine aperta da Cambiaghi con assist dalle retrovie, è il preludio al gol che apre la partita. E’ anche il canovaccio con il quale si sconquassa la difesa lombarda.
La fascia dove nasce tutto è ancora quella sinistra, ma questa volta si invertono i ruoli. E’ il minuto tredici quando Gyasi appoggia per Marin, il rumeno manda sul fondo Cambiaghi, il cross rasoterra viene respinto da Caldirola e finisce sul piede destro (e caldo!) di Zurkowski: la botta al volo del polacco è chirurgica, con il pallone che si infila all’angolino basso alla destra di Sorrentino.
La reazione del Monza è dentro ad un tentativo di Colpani dai venticinque metri, parata a terra di Caprile, e ad una conclusione di Gagliardini che rasenta l’incrocio dei pali. Al 38′ l’Empoli si riaffaccia dalle parti di Sorrentino, ed è letale. L’azione del raddoppio arriva ancora una volta dalla sinistra: è addirittura Luperto ad impostare con un filtrante rasoterra per l’inserimento di Cambiaghi; il numero ventotto azzurro va sul fondo ed effettua un cross a centro area per l’accorrente Cerri. Il neo-centravanti empolese gira a botta sicura verso la porta, Sorrentino respinge con la palla che si impenna e va diretta sulla testa di Zurkowski: il pallone bacia la parte inferiore della traversa e si infila in fondo al sacco. Ineccepibile il calcio: gli episodi sono girati, lo capisci perché nei due gol ci sono indizi che portano a pensarlo.
Palladino, squalificato e che assiste alla partita dall’alto della tribuna ma lontano da Galliani perché troppo agitato (sono parole sue della vigilia, ndr), scende negli spogliatoi per l’intervallo e comanda tre sostituzioni: il Monza che rientra in campo è leggermente diverso sia nei giocatori che nello spirito. Non ci sono più Izzo, Gagliardini e Colombo, sostituiti da D’Ambrosio, Bondo e Maric. I brianzoli provano a spingere di più, ma collezionano più che altro qualche calcio piazzato che non sortisce effetti, anche per merito di un Empoli davvero arcigno in difesa. All’ora di gioco poi Nicola inserisce Maleh al posto di Marin e Cacace in luogo di Bereszynski: Cacace si sistema a sinistra, con Gyasi che va invece a destra; l’ex Spezia si candida a jolly assoluto di questa squadra. Con il passare dei minuti le squadre si allungano, il Monza si scopre e offre ripartenze agli azzurri che sfiorano il tris con Cambiaghi.
Palladino tenta la carta Valentin Carboni al posto di Pedro Pereyra (21′), Cerri invece chiede il cambio per crampi, e Nicola lo sostituisce con Shpendi (23′). Cinque minuti e il tris azzurro è servito. E’ proprio Valentin Carboni che sbaglia l’apertura a centrocampo, su pressione alta di Maleh, Zurkowski si impossessa del pallone e da il via all’azione che chiude il match. Il polacco appoggia proprio per Maleh che dall’altezza del lato corto sinistro dell’area di rigore tenta il cross per l’accorrente Shpendi, l’albanese conclude a botta sicura verso la porta difesa da Sorrentino, Caldirola si oppone e il doppio rimpallo con l’attaccante azzurro fa carambolare il pallone proprio verso Zurkowski, bravo a seguire l’azione e bravo a gettarsi con veemenza sul pallone con il sinistro mettendo in rete una personale storica tripletta. Per restare in tema episodi: è la crudeltà del calcio, lo è stata con l’Empoli per buona parte del campionato, è la bellezza di questa disciplina… speriamo che resti compagna fedele da qui fino alla fine di questa sofferta stagione.
Intanto l’Empoli ed il popolo empolese si godono l’ideologico abbraccio sotto la maratona al triplice fischio finale, con il tecnico che di corsa va a dare il cinque a tutti, proprio tutti: a chi ha giocato, e a chi è rimasto in panchina.
ED ORA “PALLA” DI NUOVO AL CALCIOMERCATO – Domani lunedì azzurri subito al lavoro in vista della prossima difficilissima trasferta in casa della Juventus. Ma l’Empoli sarà impegnato su altri fronti: il Direttore Pietro Accardi proverà a chiudere per regalare almeno un altro attaccante da mettere a disposizione del nuovo tecnico. Il nome più chiacchierato è quello dell’ex Milan M’Baye Niang, su cui ci sarebbe la concorrenza del Genoa, squadra in cui ha militato per sei mesi tra gennaio e giugno 2015.