𝙇𝙖 𝙤𝙡𝙖𝙯𝙞𝙤𝙣𝙚 𝙙𝙚𝙡 𝙪𝙣𝙚𝙙𝙞
(Episodio 127) – Questa volta “La Colazione del Lunedì” esce con ventiquattr’ore di ritardo, ed il caffè è amaro…
Lo ammetto, ieri lunedì, ho pensato a lungo a quanto è successo solo pochi giorni fa alla stazione ferroviaria di Empoli e, come del resto tutti, sono rimasto profondamente scioccato dell’accaduto.
Chiariamoci subito, non che, purtroppo, sia rimasto sorpreso del tutto, perché non ho mai voluto vivere con i paraocchi, men che meno fare finta di nulla, o cercare di vivere prendendo le distanze dalla “vita” intorno; e che le cose non stiano proprio andando per il verso giusto lo capiamo dalle cronache di tutti i giorni.
Amo troppo la mia città, per non cercare di viverla in ogni suo vicolo, in ogni sua strada, piazza o viale, e la stazione ferroviaria è stato un luogo dove da bambino, accompagnato dal nonno e dallo zio, restavo ammaliato nell’osservare le ultime littorine in castano-Isabella, o le ultime locomotive elettriche dalle grandi ruote come le E.428 che con gran fracasso entravano in stazione scuotendo i deviatoi di ingresso.
La stazione era un luogo sicuro, l’ingresso di una città, il biglietto da visita da mostrare con orgoglio: con la sua vasca dei pesci, ed il verde ben curato, e gli uomini FS pronti sempre ad un sorriso.
Fuori dalla stazione c’era la città che, giorno e notte non importava, ti accoglieva come un salotto dopo l’ingresso.
Era sentirsi già a casa nonostante ancora mancasse un po’ di strada alla propria abitazione.
La paura che conoscevamo vicino alla stazione era quella di perdere il treno, oppure guardando il grande orologio di avere il proprio al polso con le lancette qualche minuto indietro.
Mio nonno non aveva paura di accompagnarmi a vedere i treni alla stazione, o di andare a giocare al bocciodromo del DopoLavoro Ferroviario: non sottovalutiamo quello che è successo.
Non sottovalutare, capire ed agire, è il primo passo per tornare ad avere un’unica paura: quella di avere l’orologio al polso qualche minuto indietro rispetto alle grandi lancette della stazione …