EDITORIALE | Il popolo del calcio: quel popolo deriso, sbeffeggiato, tradito e illuso…

da | 6 Settembre 2023 | News | 0 commenti

Il popolo del calcio non misura il tempo in anni, mesi, settimane o giorni, ma in stagioni.
Il popolo del calcio inizia l’anno sognando sotto l’ombrellone, fantasticando sulla squadra che verrà, salutando con malinconia il campione che se ne va e applaudendo con curiosità il nuovo beniamino.
Il popolo del calcio vive le lunghe giornate dove il sole nasce presto e muore tardi con la bramosa attesa di conoscere le nuove divise; il popolo del calcio segue le amichevoli precampionato con la stessa tensione di una partita che regala punti, e vive con grande pathos perfino il sorteggio del calendario.
Quel popolo che ama così tanto il calcio fa sacrifici per sottoscrivere un abbonamento, e gelosamente custodisce quasi come un cimelio quella tessera che testimonia la passione e l’amore per qualcosa che viene vissuto con un profondo senso di appartenenza.
Immagina di poter usufruire dell’abbonamento sottoscritto potendo passare ore di svago con amici o con la famiglia.
Ma il popolo del calcio ormai è l’ultima ruota del carro: tradito, sbeffeggiato, illuso e deriso.
Resta uno zoccolo duro che vive il calcio con quel romantico attaccamento che le nuove generazioni forse neanche sanno cosa significa.
E ogni anno “il popolo del calcio” viene colpito al cuore, con scelte sempre più distanti dalle logiche che vorrebbero i tifosi sugli spalti attori principali al pari dei protagonisti in campo.
Quando quella parte di quel popolo che vive il calcio come un romanzo fiabesco si sarà dissolta, del calcio non resterà che una straordinaria vetrina vuota.
Il popolo del calcio misura il tempo in stagioni, e ogni stagione il calcio perde sempre più parte del popolo che lo ama.
Mentre gli spalti si svuotano, e quel popolo si disinnamora, voi continuate a dire che è solo colpa degli stadi obsoleti, e che “la pirateria uccide il calcio”.
Gabriele Guastella

Gabriele Guastella

Gironalista Sportivo

Nato a Empoli il 2 dicembre 1978, fin da piccolissimo si diletta con macchina da scrivere e microfono. Nel 1992 a 14 anni è responsabile dell’Empolese-Valdelsa per il settimanale CalcioPiù, dal 1993 al 1998 passa alla redazione sportiva de Il Tirreno, e dal 1996 inizia l’avventura con la radio: Radio FataMorgana fino al 2004, poi Radio Lady e dal 2009 a Radio Bruno voce della storica trasmissione “Tutto il Calcio Toscano”. Dal 1999 è giornalista pubblicista. In tv esperienze come telecronista, conduttore e opinionista ad Antenna5, Gruppo 50 Canale e poi Smart Television WebTv. Fondatore di PianetaEmpoli, di cui ne è stato direttore fino al 2017, e del Premio Leone d’Argento. Nel Luglio 2016 nella centralissima Piazza Farinata degli Uberti in Empoli ha condotto la presentazione ufficiale dell’Empoli FootBall Club 1920 per la successiva stagione calcistica di Serie A.