Non è la stessa cosa…
Probabilmente non alzeremo mai una coppa europea al cielo, non sapremo mai cosa si provi ad affrontare anche solo una vigilia di una semifinale, e non acquisteremo un campione già affermato… il nostro non sarà mai uno stadio scelto per un grande evento, e non saranno mai dedicate puntate intere nelle trasmissioni tv nazionali per parlare dei fatti di questo club… e nemmeno le copertine patinate, che poi forse è anche meglio perché spesso ultimamente non è un bel segno.
Però ogni volta che saliamo questi gradini sentiamo le farfalle nello stomaco, respiriamo l’aria di casa nostra, ci sentiamo in campo anche noi; sappiamo che scendono in campo quei ragazzi in maglia azzurra che rappresentano la nostra città, il nostro territorio, la nostra casa, le nostre tradizioni, noi…
Non acquisteremo mai campioni affermati perché qui lo diventano, non alzeremo mai coppe europee e non sapremo cosa si provi a dover affrontare una semifinale ma un ragazzo partito da qui sicuramente lo saprà … e sarà come se fossimo con lui.
Da questi gradini osserviamo le nostre colline con vigneti e uliveti, i tetti delle nostre case, i campanili e nei momenti di silenzio perfino la confusione della città… quando non piove il cielo ci ricorda i colori della nostra squadra…
…oggi è uno di quei giorni in cui salendo quei gradoni penso quanto sia bello tifare proprio quel club che (forse) non alzerà mai una coppa europea ma che mi rappresenta tutti i giorni…
Perché giocare contro certe squadre è già un successo, che mette voglia di provare a gettare il cuore oltre l’ostacolo e provare un’altra emozione forte, quel gusto dell’impossibile che diventa realtà: è questo il senso.
Nel nostro piccolo stadio c’è la città, ci sono le frazioni, i circoli, i bar, i colleghi di lavoro, gli amici degli hobby e delle serate passate a giocare a calcetto, biliardo, carte… ci sono i volti del giro d’Empoli, quelle quattro strade del centro storico che incastonano come un diamante Piazza “Farinata degli Uberti”, la Piazza dei Leoni.
Tutto a pochi minuti… a pochi minuti da qua, che per tutti noi è come fosse davvero una seconda casa.
Ecco perché “non è la stessa cosa…”