Umiltà, ecco in estrema sintesi, descritto con una parola, il pareggio dell’Empoli per 0-0 sul campo del Milan; perché gli azzurri, riconoscendo la netta superiorità degli avversari e l’attuale stato di forma dei rossoneri, hanno sciorinato una prestazione di sacrificio, corsa… un tutt’uno compatto in stile rugbistico.
Il Milan ha dominato nei numeri, giustissima analisi, e l’Empoli ha disputato l’unico tipo di partita che poteva offrire per provare ad uscire imbattuto da San Siro stasera, contro la squadra di Pioli che solo pochi giorni fa aveva strapazzato il “Luna Park” Napoli.
Un Empoli giovanissimo, “millennial”, che nel momento in cui il Milan calava gli assi d’attacco ha continuato ad affidarsi ai giovani talenti: De Winter, Parisi, Fazzini, Piccoli, Baldanzi, e poi Satriano e Cacace, tutti uomini del “duemila”.
È questo quello che va osservato, sottolineato e analizzato, parimenti al fatto che Zanetti ed i suoi uomini hanno avuto pochissime ore per preparare questa partita, addirittura un giorno in meno rispetto agli avversari.