𝙇𝙖 𝙤𝙡𝙖𝙯𝙞𝙤𝙣𝙚 𝙙𝙚𝙡 𝙪𝙣𝙚𝙙𝙞
(Episodio 30) … Nella primavera del 2017 Empoli festeggiava la promozione in Serie A della propria squadra femminile grazie al successo ottenuto nel campionato cadetto, al termine di un duello vinto per un punto sulla Novese, superata in classifica a quattro giornate dal termine del campionato.
Empoli la Serie A se l’era “sudata” sul campo: per questo poche settimane dopo non presi bene la notizia che vedeva la Juventus partire d’ufficio in Serie A grazie al titolo “comprato” dal Cuneo.
Non lo mandai a dire, lo scrissi da più parti, lo dissi in tv e anche in radio. Parlai di occasione persa per dare un segnale importante, uno di quei segnali e messaggi che solo lo sport possono regalare.
Così mentre la Juventus vinceva il suo primo scudetto della serie, l’Empoli scendeva subito in B, e mentre le bianconere vincevano il secondo scudetto l’Empoli festeggiava l’immediato ritorno in Serie A, a braccetto con l’Inter: fu un’altra promozione nella massima serie guadagnata sul campo.
Così mentre la Juventus iniziava un lungo trionfale cammino di 54 partite senza sconfitte, con altri Scudetti cuciti sul petto, l’Empoli dava il via ad un cammino diverso che lo vedeva ottenere due storiche salvezze in Serie A.
Fu così che in una domenica ventosa di fine febbraio, su un campo di calcio immerso tra le colline di “Leonardo” all’ombra della statua del “Bacco” lo sport decise di prendersi la sua rivincita.
Era stato deciso così; doveva essere proprio quel piccolo club, che si era guadagnato due promozioni in Serie A sul campo, a stoppare la storica imbattibilità della signora, da cinque anni nella massima divisione senza titoli di conquista: “clamoroso a Petroio!” come fu “clamoroso al Cibali!”.
La statua del “Bacco”, protetta tra i suoi cipressi, guardò dall’alto la festa in campo mentre veniva sorseggiato un calice di vino, in segno di sportiva rivincita…