𝙇𝙖 𝙤𝙡𝙖𝙯𝙞𝙤𝙣𝙚 𝙙𝙚𝙡 𝙪𝙣𝙚𝙙𝙞
(Episodio 17) …il capitano delle “piccole grandi” sorprese, il capitano professionista esemplare, il capitano silente e grande lavoratore, capitano in campo e uomo spogliatoio, perno di un gruppo di giovani talenti.
Simone Romagnoli, nato all’alba degli anni novanta e cresciuto tra i giovani della Cremonese e poi del Milan, è diventato uno dei difensori più vincenti della Serie B: ha trionfato con il Pescara dei miracoli di Zeman, Verratti, Immobile ed Insigne, poi con lo sconosciuto Carpi di Castori, il solido Brescia di Corini e l’Empoli di cui oggi è il faro dei tanti giovani.
Simone ha sgomitato con gli indiavolati e rampanti attaccanti della cadetteria: in quella categoria dove si incrociano punteros in rampa di lancio e altri già affermati in cerca di nuova e infinita gloria.
Simone, dopo tanta gavetta e dopo essersi messo spesso in discussione, ieri si è preso i riflettori: sotto una fitta pioggia, in un campo intriso d’acqua e di insidie, ha alzato le braccia al cielo per esultare ad un suo gol, il primo in Serie A.
A trentuno anni, e dopo tante battaglie, un gol che non è bastato alla sua squadra per uscire indenni dalla partita, e quasi sottovoce ha ricordato poi a tutti che avrebbe barattato quel suo primo gol con un risultato diverso, da capitano vero ha esaltato lo spirito di gruppo in una gara nefasta e condizionata da un virus virulento che ha colpito lo spogliatoio a poche ore dal fischio d’inizio decimando uomini ed energie.
Simone già oggi sarà al campo d’allenamento, e con pacatezza e professionalità riprenderà a dare consigli ai giovani in rampa di lancio, parlerà di loro e non del suo primo gol in Serie A, faro nello spogliatoio e guida in campo, una manna per tutti gli allenatori…