𝙇𝙖 𝙤𝙡𝙖𝙯𝙞𝙤𝙣𝙚 𝙙𝙚𝙡 𝙪𝙣𝙚𝙙𝙞
(Episodio 53) Sempre di più nella vita frenetica di oggi il tempo sembra essersi di colpo accorciato: così gli amori si consumano in fretta, così tutto deve correre veloce, via lontano, come nuvole spazzate dai venti del cambiamento a tutti i costi.
Sembra un’epoca lontana quella in cui la prima esigenza poteva essere un confronto in più, un tentativo… capire e capirsi, non andare troppo di fretta, non sfuggire… fermarsi quell’attimo in più per cogliere ciò che altrimenti potrebbe essere perso, per sempre.
… in un’estate di una decina di anni fa, quasi di colpo, si interruppe la storia d’amore tra il proprio capitano e l’Empoli, un 23, poi 77, 80, poi un 10, una bandiera e un’icona che rappresentano un decennio.
Fu una scelta di vita Empoli e l’Empoli per Ighli, fu un innamoramento profondo per tutti i tifosi azzurri… un colpo al cuore per tutti il suo saluto, un saluto che ha rappresentato quella linea sottile di demarcazione tra un’epoca in cui potevano esistere ancora le “bandiere” ed una dove tutto si deve per forza consumare velocemente.
Venerdì scorso Ighli ha compiuto 45 anni, e lo ha fatto con il solito sorriso di chi continua a divertirsi palleggiando in un campo di calcio e piazzando il pallone sotto l’incrocio dei pali, con i propri tifosi che seguendolo da lontano lo considerano ancora e giustamente una bandiera di un calcio che forse oggi fa parte solo della storia…
Ma ciò che conta in una vita non è solo vincere, o cercare per forza la strada che ti fa vincere di più, ma il percorso, una propria storia che sappia lasciare il segno del tuo passaggio, ed una traccia indelebile… ecco allora possiamo dire Ighli ha vinto la cosa più importante: è entrato nel cuore della gente.
Ancora Auguri Capitano Bomber!