𝙇𝙖 𝙤𝙡𝙖𝙯𝙞𝙤𝙣𝙚 𝙙𝙚𝙡 𝙪𝙣𝙚𝙙𝙞
(Episodio 54) Cos’è la rabbia, in questo caso sportiva generata da un risultato negativo?
È una grande energia che va tramutata in positività, che deve diventare insomma carburante per cogliere le opportunità, opportunità che viene definita “crescita”.
Ho atteso qualche ora in più del solito prima di commentare la partita di ieri al Picco, desideravo sentirmi più lucido e distaccato.
E a mente fredda dico che la prestazione dell’Empoli dal punto di vista caratteriale e di gruppo mi è piaciuta. Tanto quanto dal punto di vista tecnico: nettamente superiori ai liguri.
Il risultato è bugiardo, a tale punto che un eventuale 0-0 mi avrebbe lasciato un pizzico di amaro in bocca.
La squadra di Zanetti ieri ha pagato a caro prezzo una delle due uniche vere disattenzioni in fase di possesso palla, e un pizzico di imprecisione e velocità sotto porta.
Però ho sempre pensato che bugie e mediocrità prendano l’ascensore e salgano veloci e che verità e qualità invece preferiscano le scale, e magari una strada più tortuosa: alla lunga quest’ultime saltano fuori, emergono, scavano la differenza, esattamente come in un campionato di calcio dove dalle prime giornate non bisogna farsi mai ingannare.
Ora il lavoro più difficile che spetta al club sarà quello di centrare nei prossimi quindici giorni i tasselli giusti che vadano a completare una rosa già buona ma chiaramente incompleta.
C’è un fattore tempo che la società deve considerare perché, purtroppo, il calendario propone in questo inizio scontri diretti in trasferta e partite più complicate al Castellani.
Pertanto con le unghie e con i denti gli azzurri dovranno cercare di non lasciare troppo terreno agli altri.
Buon Ferragosto!