CHIEVO (4-3-1-2) – 21 Sorrentino; 40 Tomovic, 15 Rossettini, 14 Bani, 5 Barba; 4 N. Rigoni (dal 27’ st 27 Depaoli), 8 Radovanovic, 22 Obi (dal 37’ st 13 Kiyine); 23 Birsa; 20 Djordjevic, 9 Stepinski (dal 19’ st 17 Giaccherini). A disp. 1 Semper, 16 Seculin, 3 Tanasijevic, 10 Pucciarelli, 11 Leris, 21 Burruchaga, 31 Pellissier, 44 Jaroszynski, 69 Meggiorini. All.: L. D’Anna
EMPOLI (4-3-1-2) – 21 Terracciano; 2 Di Lorenzo, 22 Maietta, 26 Silvestre, 13 Antonelli (14’ pt 23 Pasqual); 18 Acquah (dal 43’ st 10 Bennacer), 28 Capezzi, 33 Krunic; 6 Zajc; 11 Caputo, 20 La Gumina (dal 33’ st 66 Mraz). A disp. 1 Provedel, 99 Fulignati, 5 Veseli, 29 Marcjanik, 32 Rasmussen, 4 Brighi, 8 Traore, 48 Ucan, 7 Mchedlidze. All.: A. Andreazzoli
Arbitro: Sig. P. Giacomelli di Trieste (Valeriani-Paganessi / IV Uff.le Pezzuto – VAR Abisso/Costanzo)
Marcatori: -.
Note: Angoli Chievo 4 Empoli 6. Ammoniti: al 11’ st N. Rigoni (C), al 48’ st Di Lorenzo (E); Espulsioni: -. Recupero: 3’ pt-4’ st. Spettatori: 5mila.
Terza giornata di campionato in Serie A, ancora gara in notturna per l’Empoli di Andreazzoli, impegnato al Bentegodi di Verona contro il Chievo.
I clivensi perdono Hetemaj, che si aggiunge alla lista degli indisponibili Cacciatore e Cesar; l’Empoli recupera Maietta che si sistema al centro della difesa a formare la coppia con Silvestre: azzurri in campo con la terza maglia ufficiale. E’ piovuto molto a Verona nelle ultime 48 ore, campo molto allentato che potrebbe portare con sé delle insidie.
PRIMO TEMPO – La partita inizia sotto una fitta pioggia, che si placa dopo una decina di minuti. L’avvio è positivo per l’Empoli, con la squadra di Andreazzoli che cerca di prendere il pallino del gioco in mano, e con un super Antonelli molto attivo sulla sinistra.
Al 13’ però il terzino ex Milan, dopo l’ennesima sgroppata, si accascia e chiama il cambio per un problema muscolare. Andreazzoli è così costretto a consumare il primo cambio mandando in campo Manuel Pasqual.
La gara stenta a decollare, al 20’ il primo angolo del match è per l’Empoli. Azione sulla sinistra di Pasqual, cross dal lato corto dell’area di rigore e Bani che anticipa di un soffio La Gumina mandando sopra la traversa della propria porta.
Al minuto 29’ prolungata azione degli azzurri, che tengono palla per quasi un minuto, tenendo in pressione il Chievo nella propria area di rigore: Pasqual e Caputo pericolosi a destra, poi Zajc semina il panico nel cuore dell’area di rigore. Serpentina dello sloveno che dalla linea di fondo prova una conclusione in porta deviata in angolo.
La partita la fa l’Empoli, ma gli azzurri negli ultimi quindici metri sono poco incisivi, la coppia Caputo-La Gumina fatica a trovare i giusti meccanismi, così è pericoloso il Chievo (37’) con un tiro di Obi che termina non molto distante dal palo alla sinistra di Terracciano.
La risposta dell’Empoli arriva due minuti dopo, con Zajc il cui tiro a girare termina sibillino sopra la traversa, e finalmente gli azzurri ci provano con una conclusione dalla distanza.
Ancora pericoloso l’Empoli al 43’: Capezzi apre a sinistra per Zajc, lo sloveno si accentra e poi apre per Pasqual, cross a mezza altezza e colpo di testa in corsa proprio di Zajc con palla alta.
E’ l’ultimo vero sussulto della prima frazione che termina sullo 0-0, con le due squadre che escono dal campo accompagnati dai fischi dei tifosi di casa, chiaramente insoddisfatti della prestazione dei suoi.
Nel complesso un Empoli che non rischia praticamente niente, ma che fatica ad essere pericoloso negli ultimi quindici metri, contro un Chievo tutto arroccato dietro che non si capisce fino a che punto sia una tattica predefinita dal tecnico D’Anna oppure se è merito della squadra di Andreazzoli capace di schiacciarla tutta dietro.
SECONDO TEMPO – Nessun cambio nell’intervallo. Azzurri che vanno subito in pressione e dopo due minuti sono pericolosi, conquistando il terzo angolo del match. Poi sessanta secondi dopo Terracciano, con un rilancio sbilenco, regala palla a Stepinski e Maietta rimedia con tutta l’esperienza anticipando l’attaccante clivense. Il Chievo pressa e guadagna il primo angolo del match, Terracciano si esalta ed è decisivo in tre occasioni, nel giro di due minuti. Anticipa in uscita Stepinski su cross da destra di Obi, para un colpo di testa ravvicinato di Tomovic, ed un tiro dalla distanza di Birsa.
Clamorosa occasione per l’Empoli al minuto 12. Percussione di Krunic che si accentra da sinistra, palla a Zajc e cross per La Gumina. Il numero venti azzurro devia in porta a botta sicura, Sorrentino respinge provvidenzialmente, poi i difensori del Chievo pasticciano e regalano due angoli consecutivi all’Empoli, che non riesce però ad approfittarne.
Pericoloso l’Empoli al 18’ con Capezzi: sugli sviluppi del sesto angolo, l’ex Samp conclude dai venticinque metri, un tiro dalla distanza che Sorrentino vede solo all’ultimo momento, e che termina di pochissimo alto.
Il Chievo è di nuovo incapace di uscire dalla propria metà campo, se ne rende conto anche il tecnico D’Anna che manda in campo Giaccherini al posto di Stepinski (19’).
Con il passare dei minuti si fa sentire la stanchezza e le due squadre si allungano, la sensazione è che il gol sia nell’aria. A segnare è l’Empoli al minuto 28’ Azione di Krunic, che scarica su Acquah, tiro rasoterra in diagonale che Sorrentino tocca ma non trattiene, la palla carambola su Caputo e finisce in rete. L’esultanza dura un minuto, il tempo che impiega il VAR per decidere che il gol è da annullare per fuorigioco.
Il gol segnato e annullato dal VAR accende il match. Djordjevic si mangia due gol davanti a Terracciano, ancora insicuro in un paio di circostanze, mentre Zajc si divora un gol concludendo sul palo esterno, e ignorando Caputo solo davanti a Sorrentino.
L’Empoli chiude addirittura in dieci uomini perché nel primo dei quattro di recupero Maietta si fa male (ancora risentimento muscolare, ndr), con Andreazzoli che aveva consumato l’ultimo cambio due minuti prima del fischio finale mandando in campo Bennacer al posto di Acquah.
L’ultimo brivido a quaranta secondi dal fischio finale: Di Lorenzo si fa fregare palla da Djordjevic, e così il terzino destro è costretto al fallo da cartellino giallo per evitare che il dieci possa involarsi verso la porta difesa da Terracciano.
Finisce 0-0 il match del Bentegodi: un punto che fa media, almeno in chiave scontri diretti, e che poteva essere sottoscritto alla vigilia. Per quanto visto in campo però è un pari dal sapore di occasione sprecata, insomma due punti gettati alle ortiche.